Pietro Leopoldo – L’iniziatore dei diritti civili

di Giorgia Sogos Wiquel

Oggi, 30 novembre 2022, si celebra la Festa della Toscana per ricordare l’abolizione della pena di morte nel 1786 da parte del granduca Pietro Leopoldo. Con questo atto, ispirato dall’opera di Cesare Beccaria “Dei diritti e delle pene”, il sovrano illuminato fa del Granducato di Toscana il primo vero e proprio stato moderno in Europa in materia dei diritti.

Pietro Leopoldo proclama una serie di riforme all’avanguardia per quell’epoca in quanto in contrasto con il sistema dell’antico regime che differenziava tra territori e tipologie di cittadini. Sopprimendo la pena di morte, la tortura e una serie di pratiche che ruotavano attorno alla vecchia macchina della giustizia, Pietro Leopoldo sancisce la difesa della dignità umana, dei diritti civili e dell’eguaglianza contribuendo all’emancipazione della comunità ebraica, per secoli oggetto di discriminazioni. A questo proposito si fece portavoce di una nuova concezione di cittadinanza basata non più sull’appartenenza religiosa, ossia sul battesimo, ma inclusiva e quindi di tutti gli individui che risiedevano nel territorio. In questo modo gli ebrei di tutta la Toscana erano consapevoli di vivere in uno dei contesti più fortunati di Italia e d’Europa.

Su esempio di questo grande uomo moderno Amnesty International continua in tutto il mondo la sua lotta per la difesa della libertà e dei diritti violati.